DIARIO LIBERALE, DOMENICA 28 MAGGIO 2023

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 28 MAGGIO 2023

di Roberto Tumbarello

Ma voi siete così perfetti da permettervi di giudicare? È la domanda che ha posto un fedele lettore – Si rifletteva sulle dimissioni di Berlusconi dall’ospedale e l’utilità della sua presenza in politica nonostante i tanti difetti. È la libertà che abbiamo conquistato a darci questo diritto. I russi non possono giudicare Putin, né i turchi Erdogan. Senza, non c’è evoluzione. Io sono liberale perché l’ideologia non mi consentirebbe più questa libertà. Oggi si festeggia il 25 aprile perché se avessimo vinto la guerra non avremmo avuto il diritto di votare, la forma più sublime di giudizio che ci consente di scegliere il futuro migliore per i nostri figli.
Molti di coloro che sporcano di vernice lavabile i monumenti sono accorsi in Romagna per aiutare – Hanno cercato di attirare l’attenzione sul cambiamento climatico, ma sono stati denunciati e il Senato si costituirà parte civile per perorarne – a spese dei contribuenti – la maggiore condanna. Ma forse avevano ragione. Non si è trattato di alluvione, ma di tifone mediterraneo, come quelli di cui sentiamo parlare nei tropici. I volontari sono tra le popolazioni disastrate per portare aiuti e un sorriso. Ora interventi strutturali perché d’ora in poi anche l’Italia, e chissà a quanti altri paesi europei, capiterà il medesimo tragico destino.
Non merita di appartenere all’Unione Europea, meno ancora al genere umano, la guardia costiera greca – Un video realizzato dal New York Times denuncia una pratica illegale e crudele. I militari greci hanno certo ricevuto queste disposizioni disumane. Sono stati espulsi e abbandonati al proprio destino mortale su un gommone senza motore nel mar Egeo a grande distanza dalla terra. A bordo c’erano donne e bambini. Il barcone è andato alla deriva per diverse ore. Per fortuna, quando erano destinati alla morte sicura, se non per naufragio perché senza acqua né cibo, sono stati avvistati da un’imbarcazione turca che li ha salvati.
il decreto relativo al Ponte sullo Stretto assegna troppi vantaggi a un consorzio di società private – Infatti, se dovesse farsi davvero, il presidente dell’ANAC, l’autorità anticorruzione, è preoccupato perché neppure lui ha capito che non ci sono i soldi per una costruzione di 15 miliardi di euro e l’Europa non ci consentirà di inserirla nel PNRR. È solo un messaggio per tentare di recuperare almeno i voti degli ipotetici beneficiari dell’opera gigantesca che non si farà mai. Forse si strombazza anche per illudere la mafia, che, rimarrà a bocca asciutta. Attenzione a non finire come Massimo Giletti che ha dovuto interrompere la trasmissione.
Dovremmo scusarci con Greta, la credevamo di sinistra per non doverle dare retta, ma aveva ragione – Non siamo ancora rassegnati a dover convivere con i cambiamenti climatici e cercare di attenuarne le conseguenze. Ma non è facile. L’alluvione della Romagna ce lo dimostra. Ci vogliono i migliori, che da noi scarseggiano. Prendiamoli all’estero, come i direttori dei musei e i calciatori. Se no, l’Italia finirà bruciata dalla siccità o annegata nel fango. È vero che le intemperie ormai sono sempre più distruttive. Trovano da noi la complicità del dissesto idrogeologico che penalizza l’intero territorio che non ci decidiamo a risanare.
Lo spoil system è sacro. Chi vince ha il diritto di mettere i suoi beniamini, come fecero i predecessori – Fuori, giustamente, la sinistra dalla Rai. Largo ai nostri anche se non sono migliori. Forse lo diventeranno. Ma che cosa c’entra Fazio? Non mi sta simpatico. In vent’anni – non da 40, prima faceva l’imitatore – avrò visto il suo programma un paio di volte o poco più. Perché dava ragione a tutti, sempre con l’infido sorriso sulle labbra, anche se non ce n’è motivo. È il più asettico dei conduttori, né di destra né di sinistra. Però, nessuno aveva portato il Papa in TV. Con la pubblicità che procura si pagava lo stipendio suo e di tanti altri

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