GLI STRESS TEST DI TRUMP

GLI STRESS TEST DI TRUMP

di Guido Di Massimo

     Gli Stati Uniti d’America stanno subendo un Trump controverso, discutibile e non in linea con i principi di uno stato di diritto. È malato di narcisismo, come evidente quando firma i suoi “decreti esecutivi” con pennarello e firma enorme, rivolgendo poi il testo firmato ai presenti e alla TV mostrando fiero il decreto dove quello che si vede è solo la sua nera enorme firma. È chiaramente invidioso dei poteri imperiali di Putin, ne subisce il fascino ed è stranamente comprensivo della sua aggressione contro l’Ucraina. Ne invidia la possibilità di comandare senza intralci, con l’approvazione indiscussa dei sottoposti, una stampa plaudente e un popolo orgoglioso di lui, almeno apparentemente. Tenta di seguirne l’esempio forzando le istituzioni e liberandosi di chi nelle istituzioni tenta di ostacolarlo.
     In politica estera sembra del tutto disponibile a dare l’Ucraina in pasto alla Russia, un po’ per liberarsi di questo “piccolo” problema e dedicarsi al “grande” problema Cina, e un po’ nella speranza di separare la Russia dalla Cina. Questo, senza nessun imbarazzo per aver detto a suo tempo che avrebbe imposto la pace in ventiquattro ore, e mostrando un certo “disprezzo” per l’imbelle Europa che per risolvere il problema Ucraina ha bisogno dell’America.
     In tutto, e in particolare in campo economico-commerciale, si sta comportando come un rude uomo d’affari che forte della sua potenza economica, con dazi e altro, tenta di colpire per primo e minacciare per poi arrivare a compromessi a lui favorevoli; danneggiando però i commerci internazionale e distruggendo quella tranquillità e stabilità che sono i presupposti di un’economia che da molto internazionalizzata rischia di settorializzarsi.
     Ora, per via della brutalità con cui vuole affrontare la questione degli immigrati, sta provocando anche problemi di ordine pubblico.
     In conclusione, l’attuale presidente sta ponendo sotto stress lo stato di diritto negli USA, sotto stress la situazione Europa-Russia-Ucraina già tesa di per sé, e sotto stress il sistema internazionale degli scambi.
Di tutto questo la parte meno preoccupante è lo “Stress test” dello stato di diritto in America. Sta tentando di “allentarlo” come si dice degli immobili che subiscono un terremoto pur rimanendo in piedi, ma non ci riuscirà. In America lo stato di diritto ha 250 anni, di stress test ne ha subiti molti e ha sempre mostrato elasticità e recupero. Non ci sono ragioni perché questa volta sia diverso.
     Ma per il resto? Il resto mette ancor più in evidenza la necessità che l’Europa da quasi semplice “organizzazione internazionale” di Stati più o meno gelosi delle proprie sovranità accentui la sua coesione interna con l’obiettivo di diventare Federazione. In caso diverso gli stress continueremo più a subirli che a controllarli, pagandone le inevitabili tristi conseguenze.

Fonte Foto: Flickr.comGage SkidmoreCC BY-SA 2.0

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