SPAZI E IPERSPAZI

SPAZI E IPERSPAZI

di Guido Di Massimo

      Nella retta – spazio a una dimensione – ci si può muovere solo da una parte o dall’altra; nel piano ci si può muovere anche avanti e indietro, e nello spazio nel quale viviamo fisicamente ci si può muovere anche in alto e in basso.
     Gli spazi con più di tre dimensioni – gli iperspazi – vengono considerati riservati alle sole astrazioni di matematici e fisici.
     Ma non è così. Nel mondo non fisico si vive tutti in iperspazi di “n” dimensioni, con “n” variabili pari al numero degli interessi che coltiviamo, delle nostre curiosità e dei nostri personalissimi mondi. Maggiori sono gli interessi, le curiosità e i nostri personalissimi mondi, più grande è l’iperspazio nel quale ci si muove e più numerosi i nostri gradi di libertà.
      C’è però una diffusa sgradevole malattia, una aberrazione che forse per una irrefrenabile necessità di semplificare il complesso fa collassare i nostri personali iperspazi “schiacciandoli” in un asfittico spazio a una dimensione, in una povera retta dove ci si può muovere solo da una parte o dall’altra, cioè a “sinistra” o a “destra”. Ne consegue che ogni dimensione viene costretta, distorta e snaturata in uno spazio non suo, falsando e sterilizzando un mondo la cui bellezza sta proprio nella sua complessa e vivace varietà. Ogni singola realtà viene falsata, banalizzata e rozzamente adattata “alle bisogna” della lotta politica.
   Questa sgradevole e diffusa malattia va contrastata. Anche se non è facile, talmente è radicata nel nostro comune sentire. Per contrastarla va innanzitutto evitato l’errore di sentirsi esenti a priori da quell’aberrazione di giudizio che fa collassare anche il nostro personale iperspazio nella gabbia dell’asfittico microspazio “destra-sinistra”. Poi si potrebbe continuare con l’ampliare il nostro iperspazio comprendendo in essi anche gli spazi, le dimensioni e i punti di vista altrui.
      A volte sembra si abbia quasi un inconsapevole timore nel tentare di considerare i punti di vista e le ragioni altrui, come si dubitasse delle proprie.

Fonte Foto: Wikimedia Commons sakurambo-commonswikiLicenza

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