DIARIO LIBERALE DELL’8 MAGGIO 2022

DIARIO LIBERALE DELL’8 MAGGIO 2022

di Roberto Tumbarello

La lite tra Mughini e Sgarbi – Stupore generale, ma falso, per la lite tra due persone che vengono definite “di grande cultura”, e magari lo sono!

Era meglio non studiare né coltivarsi perché, almeno, l’ignoranza avrebbe giustificato la volgarità. È correa e maggiore responsabile la cattiva educazione. Forse anche il carattere prepotente. Vogliono avere sempre ragione. Professionisti dei talk show, sanno che certi spettacoli vivono di litigi e insulti. Seppure a causa dell’artrite stiano ormai in piedi a fatica, debbono provocare continue polemiche per rendere gli scontri più interessanti. Rischiano, se no, di non essere più invitati. Gli spettatori non li apprezzano più. Anche gli autori sono invecchiatida tempo.

C’è sempre crisi, recessione, problemi ovunque: Ma quando si tratta di armamenti i soldi spuntano come i funghi dopo lapioggia; ma ora, la pioggia di bombe c’è stata!

È il miracolo della guerra che fa apparire il denaro quando c’è da comprare armi. Il Congresso USA sta per votare una legge con cui saranno destinati33 miliardi di dollari per ordigni da inviare a sostegno della resistenza ucraina. Ma non ci sono soldi per l’assistenza sanitaria della povera gente. Dopo gli F35 di cui, sino alla guerra in Ucraina, non si capiva l’utilità, l’Italia destina il 2% del PIL per rinnovare l’arsenale di difesa. Persino nei paesi più miseri se si tratta di acquistare armi si trovano subito quattrini. Difficile trovarne per chi ne ha bisogno.

Gli italiani non hanno la buona abitudine d informarsi, infatti, la tirature dei giornali diminuisce continuamente

Ormai gli articoli – persino quelli dei grandi quotidiani e dei giornalisti più quotati – sono infarciti di neologismi che purtroppo sono entrati a far parte del linguaggio comune come smog, fashion, rock, marke2ng, light, di cui però esiste una buona forma italiana. Adesso si dilaga addirittura in termini incomprensibili come fee speech, workshop, woke, abstract, inclusive, per i quali molti lettori debbono ricorrere all’uso del dizionario. S2ìtiamo pure storpiando e impoverendo la nostra bella e ricca lingua che viene apprezzata in tutto il mondo. Dovremmo studiarla anche noi.

Con Egidio Alagna se ne vanno i bei ricordi della nostra infanzia, che solo con lui potevamo rivivere. Ora siamo più soli.

Se n’è andata anche una parte di noi. Ci è rimasto l’orgoglio per la strada percorsa assieme. Marsala gli tributerà gli onori che merita per la luce che col suo successo ha portato sulla città. La carriera politica è stata brillante quanto la professione fatta di sacrifici e rinunce, affrontata sin da giovanissimo. Quando, a 14-15 anni, andavamo in gruppo il sabato pomeriggio al cinema o a ballare, lui preferiva trascorrerlo al partito per imparare a fare politica. Perché – ci chiedevamo – annoiarsi con gli adulti anziché divertirsi? L’abbiamo capito dopo vedendolo crescere più di noialtri.

L’UE non può espellere un paese che non è più democratico, né l’ONU condannare chi commette crimini di guerra.

Bruxelles approva i provvedimenti solo all’unanimità. L’ONU non può intervenire quando uno dei cinque paesi che ne ha diritto, perché vincitore nella Seconda guerra mondiale, mette il veto e blocca le iniziative. Regole scritte da uomini di altri tempi, che non potevano prevedere la deriva culturale e morale che la società avrebbe preso. Si poteva mai prevedere che un paese uscito dal comunismo sovietico rinunciasse a libertà e democrazia per sottoporsi a un’altra dittatura? Meglio affrettarsi e riscrivere quelle regole prima di non averne più il tempo. Ora ci sono le armi nucleari.

La Corte Costituzionale dovrebbe essere la garanzia di Giustizia, Diritto e Democrazia; invece è il solito carrozzone.

Non sembra un’istituzione di garanzia. Se no, correggerebbe le tante leggi sbagliate che sono sotto gli occhi di tutti, tranne di quei giudici – _7 anni sono un periodo troppo lungo – _che sono nominati dalla politica. Se così non fosse a qualcuno sarebbe venuto in mente che la tassazione cui le pensioni sono sottoposte non è affatto equa. Anzi, è una appropriazione indebita. Infatti, non si trattadi reddito percepito, ma di salario differito, una restituzione da parte dello Stato di denaro versato durante un’intera vita di lavoro. Come mai la Corte non si pronuncia su questa grave e continua ingiustizia?

Abolire le bocciature è la formula magica per avere la maggioranza. Queste le iniziative di cui l’Italia necessita?

Basta promettere che a scuola tutti saranno promossi a giugno per vincere le elezioni. Altro che pensionamento a 60 anni o abolizione delle tasse per i redditi medi. Per incrementare l’ignoranza degli italiani non si dovranno più accusare d’ingiustizia gli insegnanti, né i genitori andare a rompergli la faccia. Ebbe analoga iniziativa col 6 politico il PCI. Infatti, in un’elezione europea riuscirono a superare la DC. Però furono sfortunati perché proprio sul più bello cadde il Muro di Berlino. I corrotti sono gelosi. A loro nulla? Saranno accontentati limitando il troppo potere delle procure.

Queste riflessioni sono indirizzate sopra0u0o agli intelle0uali, agli artisti, ai professionisti, al ceto produttivo e alle persone probe perché riflettano sul loro ruolo di guida della società cui hanno abdicato. Chi per ambizione o per bramosia di denaro, chi semplicemente per indolenza o perché mal consigliato, si sono tutti aggregati alla massa di questuanti che sostengono il potere e ne mendicano le briciole. Andiamo di male in peggio da quando il ceto medio si è disciolto, lasciando il Paese senza esempio né cultura, e neppure coscienza. La borghesia deve riappropriarsi delle preroga4ve che le sono naturali per restituire dignità e diritti alla povera gente.

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