DIARIO LIBERALE, DOMENICA 14 MAGGIO 2023

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 14 MAGGIO 2023

di Roberto Tumbarello

Cottarelli si dimette da senatore per dirigere, a titolo gratuito, un progetto dell’università Cattolica  – Finalmente un comportamento ammirevole di rara onestà politica. Apprese le sue dimissioni dal PD, i partiti di transfughi gli hanno subito proposto un grande avvenire politico con loro. Ma l’economista ha declinato le offerte precisando che è immorale lasciare il partito in cui si è stati eletti per un altro. Anziché mortificarsi, l’hanno preso per un marziano dai principi morali ormai desueti. Un’intellettuale entrerà in Senato al suo posto, una socialista che, tra tanti ignoranti, insegna al Politecnico di Torino e migliorerà la parità di genere.

Chi gestisce ora Forza Italia e la dignità del suo fondatore?  Perché fargli registrare quel discorso? – Spettacolo pietoso di un grande personaggio ammalato e malconcio che legge un messaggio inutile e privo di contenuto costruttivo. Nelle condizioni in cui si trova, dopo un mese di degenza in ospedale, e per di più in terapia intensiva, l’Uomo legge qualcosa che forse qualcuno ha scritto per lui. Come mai Letta, Confalonieri e i figli non lo proteggono da chi si contorna? Uno spettacolo che rivela le precarie condizioni di Berlusconi e la mediocrità di chi ora decide e si crede già al comando.

L’Europa, che consideriamo il nostro bancomat, è, invece, una comunità di valori, ma pochi lo sanno – Apprendiamo in gran ritardo che il 9 maggio era la festa dell’Europa, ma nessuno – quotidiani, Tg, governo – ce lo ha comunicato né, meno ancora, l’ha celebrata. In effetti, non si festeggia la ricorrenza di un estraneo, seppure ogni anno ci presta soldi o addirittura ce li regala. Neppure per educazione né ipocrita gratitudine. Persino il Quirinale se n’è dimenticato. Almeno nelle scuole se ne sarebbe dovuto parlare, per conoscerci, per curiosità. Quanti altri paesi ne fanno parte? Sono abitati da umani? L’importante è che ci diano soldi.

Quando si incontrano 2 donne, se una è madre, cristiana e patriottica e l’altra di sinistra e bisessuale – Soprattutto se attorniate da tanti uomini compassati e bellicosi, nasce spontaneo sul viso di ognuna un sorriso e la voglia di abbracciarsi e trovare l’intesa. È accaduto tra Elly Schlein e Giorgia Meloni. Perché, seppure rivali e diverse, hanno, a differenza degli uomini, molte caratteristiche in comune che superano le diversità politiche e sociali. È perché ci odiamo anziché amarci e cercare il dialogo che scoppiano tante guerre inutili e crudeli. Purtroppo il mondo è gestito da uomini stupidi e arroganti, e si credono insostituibili.

Ora si uccidono pure le figlie se difendono la madre. Ma è un problema che non interessa la politica – Fingiamo di indignarci che in USA le armi in mano a chiunque siano causa di stragi. Che l’Iran consideri la donna un essere inferiore e ne calpesti la dignità e la vita. Noi, invece, le uccidiamo. A centinaia assassinate dall’ex marito, dal partner, dall’amante, soprattutto da un familiare. Bambini che rimangono soli e finiscono in orfanotrofio. Negli ultimi anni accadono mediamente due omicidi la settimana. Una strage che si deve evitare. Ma nessuno interviene, né la magistratura né il governo. Ma forse hanno ragione. Sono solo donne.

I pacifisti ripudiano la guerra, però, condannano chi è aggredito ad arrendersi alla crudele violenza – Se non si aiutano gli ucraini a difendersi vuol dire consentire ai russi di conquistarne il territorio privando un intero popolo della libertà e della dignità, riducendolo in schiavitù. Bel pacifismo il nostro! E nessuno se ne vergogna? Con grande coraggio gli ucraini, se non il loro territorio martoriato e distrutto, stanno difendendo i valori dell’Occidente. Con la loro resistenza hanno dissuaso Putin dall’aggredire altri paesi, come il nostro, e ridicolizzato l’armata russa, nonostante il suo potente armamento non in grado di fare un boccone del loro paese.

Fai cadere il prof senza essere punito è la nuova sfida in tante scuole. Ora si bullizzano gli insegnanti – Ormai è superato bullizzare i compagni più deboli. SI alza di più l’asticella fino ai docenti, soprattutto quelli giovani e precari, senza esperienza. Poi le scene filmate si postano sui social. Alla fine dell’anno si premiano i video migliori. Ma in Italia succede pure che la colpa ricade sulle vittime. È accaduto alla prof di un liceo di Latina, che vedendosi derisa su FB chiede al preside di punire i responsabili. Risolve il problema un genitore che accusa di molestie l’insegnante, che viene subito licenziata. Provveditorato e ministero. pavidi, tacciono.

Commenta questo articolo

Wordpress (0)
Disqus ( )