DIARIO LIBERALE, DOMENICA 16 LUGLIO 2023

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 16 LUGLIO 2023

di Roberto Tumbarello

Disabile egiziano insultato e malmenato da un vigliacco per il colore della pelle in autobus a Monza – Sono intervenuti i passeggeri per proteggere il giovane che non poteva difendersi. Che episodio disgustoso di razzismo gratuito! Poi la scena è continuata alla fermata dove il ragazzo era atteso dal padre, che ha ricevuto le altre botte. Per fortuna qualcuno aveva chiamato la polizia di cui l’aggressore è una vecchia conoscenza per vari reati contro le persone e il patrimonio. Però, l’Italia non è soltanto questa. Al Massimo D’Azeglio di Torino le classi hanno salutato con lunghi applausi il pensionamento del professore di Filosofia.

A Wimbledon la tennista ucraina Elina Svitolina batte di rimonta l’avversaria bielorussa al tie-break – Stava perdendo anche nel secondo set quando il pensiero di chi sotto i bombardamenti stava tifando per lei in TV le ha moltiplicato le energie e l’orgoglio di battere la rivale che ammira Putin. Non sempre lo sport avvicina rivali come vorrebbe il pubblico che vede la guerra in TV o ne legge sui giornali. Nessuno si rende conto del rancore e del risentimento che ci divide – spiega Elina. Missili che cadono ogni giorno su asili, ospedali, abitazioni e uccidono bimbi, donne e anziani innocenti. Nessuno sportivo reagisce in quel paese.

Viaggiare in moto contromano in autostrada è l’ultima folle, dissennata scoperta per ottenere più like – La vita sta troppo stretta a certi giovani di oggi. Mentre Salvini inasprisce inutilmente le leggi del codice stradale, c’è chi cerca il protagonismo esasperato, ovviamente non con lo studio, ma con imprese sempre più strambe e pericolose per sé e per gli altri. L’ambizione è diventare blogger, affascinare altri esaltati e guadagnare un sacco di soldi. Le famiglie, gli insegnanti, gli amici più saggi, le autorità dovrebbero essere più severi perché sono già accadute tante disgrazie e molti innocenti hanno perso la vita che non si replica.

L’Italia trasgredisce e delinque sempre di più, ma la magistratura non giudica con maggiore severità – Anzi applica le attenuanti generiche ai due fratelli che uccisero a calci e pugni assieme ad altri complici un povero ragazzo gracile e smunto che si era intromesso per sedare una lite. In primo grado condannati all’ergastolo, in appello a 24 anni. Solo cinque anni alla ragazza ubriaca che a Roma andava a velocità superiore a quella consentita e travolse sul marciapiedi un giovane sulla Cristoforo Colombo. L’incidente stradale è per distrazione, negligenza, per una manovra imprevista. Non se si guida in stato d’incoscienza.

C’è stato lo sciopero dei trasporti – sia Italo che Trenitalia – che il ministro Salvini ha interrotto a metà – Ma gli italiani non sapevano della proclamazione né dell’intervento governativo. Si sono presentati tutti alla stazione e lì hanno appreso che i treni non partivano, ma avrebbero ripreso a circolare nel pomeriggio. È la nostra negligenza a tenerci disinformati. Sono in pochi a leggere un quotidiano e persino a guardare un TG. In TV ci interessano solo i pessimi film e programmi trash. Non ci interessa tutto ciò che avviene attorno a noi. Come la politica, da cui dipende il futuro del Paese e dei figli. Non sappiamo neppure quando si vota.

Il TAR si sostituisce al giudizio degli insegnanti e del Consiglio di classe. Bisogna intervenire subito – Gentile e onorevole Ministro, si riappropri della scuola per ridare dignità ai prof, che, oltre a essere pagati una miseria e malmenati dai genitori degli alunni, subiscono ora anche l’umiliazione di essere bypassati da giudici che modificano i loro giudizi. Non è un sistema educativo. Senza indipendenza la scuola non ha più prestigio né merito. Lei non si mortifica? In un liceo di Trento una ragazza che non era stata ammessa alla maturità, avendo insufficienze in cinque materie, è stata graziata anche se poi bocciata. È educativo?

Che cosa manca al nostro Sinner per battere Djokovic? Un po’ più di esperienza e anche di fortuna – Anzi, bastava solo un piccolo errore in meno, tra i tanti e inutili che ha commesso, per battere il numero uno del mondo. Non è stato surclassato. In fondo, ha perso al Tie-break del terzo set, quindi è un onorevole pareggio. Non gli manca nulla. Lo batterà molto presto. Certamente, ha influito l’età, la soggezione e il timore reverenziale nei confronti del più grande campione di tutti i tempi, di cui si può già considerare il successore. I titoli dei giornali non devono essere una domanda, ma l’affermazione che il tennis italiano ha il campione.

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