L’INCROCIATORE PORTAEREI CAVOUR INTEGRATO NEL COMANDO NAVALE NATO
Un commento del Gen. Salvatore Carrara, vice presidente nazionale di Democrazia Liberale e responsabile di DL per la Geostrategia.
Nel mio precedente articolo sulla validità della NATO al giorno d’oggi, avevo concluso che, contrariamente a quanto talvolta sostenuto, la NATO non ha perduto alcun valore e prestigio, ma si è strutturata per affrontare le nuove sfide della globalizzazione, mantenendo sempre la sua missione originaria di mutua difesa e svolgendo un ruolo sempre più rilevante destinato ad aumentare nel futuro.
Questa mia asserzione è suffragata dalla partecipazione della nostra portaerei Cavour all’esercitazione Neptune Shield,
L’esercitazione Neptune Shield si svolge nei Mari Baltico, Adriatico e Mediterraneo; in questa occasione, l’Italia ha trasferito alla NATO l’autorità di un suo gruppo navale e d’attacco, Carrier Strike Group (CSG), tra il 27 e il 31 maggio.
Il comando e controllo delle forze di attacco e supporto navali NATO (Striking and Support Forces NATO-STRIKFORNATO) dell’ITS Cavour, CSG. STRIKFORNATO, è passato al principale quartier generale di proiezione della potenza marittima del Comandante Alleato Supremo in Europa (SACEUR).
II Contrammiraglio James Morley, vice comandante dello STRIKFORNATO che sta attualmente conducendo l’attività di vigilanza Neptune Shield 2022, ha affermato che “La Neptune Shield è una grande opportunità per integrare il gruppo d’attacco della portaerei italiana Cavour nelle operazioni dell’Alleanza e che integra le capacità di spedizione marittima di fascia alta di assetti marittimi, aerei e terrestri”.
L’esercitazione ha visto il passaggio di consegne del comando e controllo dell’USS Harry S. Truman Carrier Strike Group (CSG) e della Combined Task Force 61/2, che include l’USS Kearsarge Amphibious Ready Group (ARG) e il 22d Marine Expeditionary Unità (MEU), dalla Sesta Flotta Statunitense (SIXTHFLT) a STRIKFORNATO e all’Alleanza più ampia.
Il Cavour è un incrociatore portaeromobili STOVL (a decollo verticale) della Marina Militare italiana; è entrato in servizio nel 2009, deal 2011 ED è la nave ammiraglia della nostra flotta.
Le sue caratteristiche principali sono:
Lunghezza: 244 m; Varo: 20 luglio 2004; Equipaggio: 1 210 divisi in: 451 equipaggio; 203 gruppo volo; 140 comando complesso; 325+91 Reggimento San Marco ( Fanteria di Marina ); numero di ponti: 14;Pescaggio: 7,5 m; Ponte di volo: 220 m × 34,50 m; pista di decollo con trampolino a 12° 180 × 14m.; motto: “In arduis servare mentem”.
Attualmente il gruppo aereo imbarcato è costituito da velivoli da combattimento AV-8B Harrier II della Marina e F-35B, forniti sia dalla Marina che dall’Aeronautica.
L’integrazione della portaerei italiana nel contesto Nato ha già visto il Cavour addestrarsi su procedure e comunicazioni dell’Alleanza, durante l’ esercitazione nazionale annuale Mare Aperto 22-1, conclusasi di recente.
Concludo ricordando quanto dichiarato da un ufficiale britannico e riportato nel sito della NATO: “la Neptune Shield dimostra l’integrazione di unità marittime ed anfibie dalle capacità di attacco a supporto della difesa della NATO. Queste capacità includono gruppi di unità anfibie sempre pronte, nonché anche unità della Marina. Siamo qui per lavorare fianco a fianco con i nostri alleati ed essere pronti per qualsiasi evenienza si verifichi”.
Integrazione dei valori e cooperazione operativa sono termini e realtà identitarie, che dal mondo militare debbono spandere meritoriamente ed improntare sempre più la società civile della nostra comunità nazionale. La pulsione vigorosa delle forze politiche, l’apporto delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, il contributo dei corpi Intermedi e dell’associazionismo tendano a realizzare il quadro armonico, liberale e democratico rappresentato dalla Patria, dalla Stato. dalla Nazione.