DIARIO LIBERALE DI DOMENICA 12 GIUGNO 2022

DIARIO LIBERALE DI DOMENICA 12 GIUGNO 2022

di Roberto Tumbarello

Povera Sicilia! Sabotate le elezioni comunali a Palermo. Decine di presidenti di seggio disertano senza preavviso. Non siamo ancora sufficientemente maturi per la democrazia. Non la meritiamo e infatti la stiamo perdendo. Non capita neppure nei paesi del terzo mondo che i presidenti non si presentino alle consegne della vigilia elettorale. La colpa sarebbe di una partita di Calcio, la finale col Padova, cui nessuno – nemmeno i cittadini migliori – rinuncia. Ma potevano comunicarlo prima per non incorrere nel grave reato. L’intenzione, invece, era di creare il caos. Si cercano le colpe dell’autorità, ma i servizi scopriranno le vere responsabilità. Si tratta di un ammutinamento contro lo stato.

Forse perché l’Italia è una penisola siamo sempre uno contro l’altro. Non c’è mai possibilità d’intesa sui problemi. Siamo stati fascisti, subito dopo comunisti e contemporaneamente democristiani. A Moro le convergenze parallele col PCI costarono la vita. Con la seconda repubblica siamo di destra e di sinistra. In pandemia c’era chi per il vaccino e chi no-vax. Chi ha in antipatia gli USA tifa per la Russia, come in un incontro di calcio senza arbitro né regole. Case, ospedali e scuole sono il terreno di gioco. Milioni di morti e profughi. Pacifisti contro chi è per l’invio di armi. Chi era per l’URSS crede Putin di sinistra. C’è troppa ignoranza. Ma nessuna pietà per chi piange la morte di un figlio.

Ammazzate vostra moglie, tanto è una donna e se lo merita. Lo fanno in molti, che poi stupidamente si suicidano. Ma un tunisino di 35 anni dà un esempio di tolleranza e grande progresso sociale. Pur litigando continuamente con la compagna (italiana e insopportabile), non può prendere una boccata d’aria senza infrangere la legge essendo agli arresti domiciliari. È tentato di imitare gli altri e darla una coltellata, come 102 mariti hanno fatto nel 2021. Ma non vale la pena rovinarsi il futuro. Non può nemmeno chiedere ospitalità a un amico. Quindi, fatta la valigia con gli effetti personali, si reca al commissariato e chiede di rinunciare ai domiciliari. Molto più serena la vita in carcere!

Per quanto tempo ancora Boris Johnson continuerà a governare? Grande senso di responsabilità degli inglesi. Non sono simpatici, non ci prendono in considerazione, si credono superiori, ma sono persone serie. Se avessimo un po’ dì umiltà prenderemmo esempio da loro e cercheremmo di emularli. Se un politico o addirittura il Premier del proprio partito si comporta male sono pronti a biasimarlo pubblicamente. Ha rischiato la sfiducia degli stessi conservatori che rappresenta, per una semplice festa a Downing Street, Non un “bunga-bunga”. Londra era in regime di restrizioni per il virus. Si è salvato per pochi voti, Da noi, invece, sarebbe accanimento giudiziario. Civiltà diverse.

Nei duemila anni di storia della cristianità il solo Pontefice ad abdicare era stato Celestino V nel lontano 1294. Adesso, improvvisamente, sembra diventata una moda. È ancora in vita il dimissionario Benedetto XVI, che lasciò 9 anni fa. E si parla già della possibile rinuncia di Papa Francesco a causa di salute malferma. Il ginocchio destro non lo sostiene più e teme di operarsi alla sua età per l’incognita dell’anestesia. Ma perché, non si può fare il Papa sulla sedia a rotelle? Non deve fare i centodieci a ostacoli né il centravanti nel Vaticano Calcio. Non credo che abbandoni prima di avere esaurito il suo programma di riforme e soprattutto di pulizia nella Chiesa.

Ha suscitato un’ondata di indignazione tra moltissimi italiani la notizia della pubblicazione di un libro di Zelensky. Meno male che c’è tra noi chi ha in antipatia l’Ucraina e il suo presidente. Così non rischiamo anche noi di essere invasi. Almeno, lo speriamo. Ma non è detto. Perché in tanti, invece, criticano Putin, compresa un gran parte di politici e lo stesso capo del Governo. Sarebbe utile fargli sapere che qui, oltre a quelli che gli sono fedeli per i tanti soldi ricevuti, c’è anche una fascia di cittadini che sono dalla sua parte, sull’esempio di quel sant’uomo di Kirill. Gli si garantisca che nessuno leggerà quel libro che certamente contesta il legittimo diritto della Russia di aggredirli.

Pacifisti protestano per l’invio di armi perché finisca la guerra. Sarebbe come costringere l’Ucraina ad arrendersi. Eppure gli stessi gruppi chiesero agli USA di rifornire la resistenza contro il nazismo. I tempi sono cambiati e forse hanno ragione. Ma è un’iniziativa egoistica, non umanitaria né politica. In effetti, sarebbe l’interruzione immediata della guerra. Ma se gli ucraini vogliono resistere, non è giusto aiutarli? È vero che Zelensky è molto legato a Biden, perché il suo nemico in questo momento è Putin, e la resistenza fa capire che, nonostante la maggiore potenza, non gli sarà facile aggredire altri paesi al grido di “riprendiamoci i nostri territori”. Chi poteva essere il prossimo?

Aumentano del 50% le tariffe di DAZN, che ha in esclusiva i diritti di trasmissione degl’incontri di calcio di Serie A. Nonostante le polemiche e le lamentele sui disservizi e la bassa qualità delle trasmissioni, l’emittente che opera in regime di monopolio, ha annunciato  che a partire dal 2 agosto la tariffa mensile da 20 euro viene aumentata d’un colpo a 30. Ecco che gli stipendi milionari dei calciatori si ripercuotono sugli utenti. In un paese democratico è un illecito. L’aumento del 50% non deve essere consentito. Ma l’autorità è assente, se non addirittura complice. Non c’entra la guerra, né l’inflazione. È il malcostume italiano che consente ai furbi di speculare sui cittadini impotenti.

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