DIARIO LIBERALE, DOMENICA 16 OTTOBRE 2022

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 16 OTTOBRE 2022

di Roberto Tumbarello

Libertà e benessere ci hanno viziati e siamo rammolliti. Un tempo riuscivamo a sopravvivere anche alla carestia – Durante la guerra mancava la luce elettrica, talvolta l’acqua, le medicine e persino da mangiare. C’erano le tessere annonarie con cui si poteva acquistare solo il cibo consentito dalla razione quotidiana. I genitori digiunavano per nutrire i figli che dovevano crescere. E siamo sopravvissuti. L’era del benessere è stata un disastro. Alla minima difficoltà entriamo in crisi perché ci mancano le comodità. Il governo non ci paga le bollette, passeremo l’inverno al freddo. Ma nessuno pensa di comportarsi un po’ meglio per risolvere problemi che spesso dipendono dalla nostra incuria.

Lei chiede 20mila euro al mese per sé e 17mila per i tre figli. Lui gliene offro sette in tutto.  Brindano gli avvocati – Ma che debbono farsene di tanti soldi? È una ripicca. Anche contro i figli? Non dicevano essere la cosa più cara del mondo? Sì, ma dopo i quattrini. Deciderà il tribunale ma, dopo avere raccontato tutti i fatti loro, perderanno in dignità. Significa che è uno qualsiasi, che accusa la madre dei figli di avere tradito per prima. Lo spettacolo continua. Piace ai guardoni che godono delle miserie umane per sentirsi migliori, come pure i giornali. Che miserabili! Meloni è convinta di rivoltare l’Italia. Beata lei!

Gentile Signora, se cerca la lite con la sinistra che ha già sonoramente sconfitto,  vuol dire che si sente in difficoltà – Il sindacato non c’entra col PD e non ce l’ha neppure con lei. È uno sciopero simbolico, una o due ore soltanto per ricordare: 1) la tutela dei salari, 2) la sicurezza nei luoghi di lavoro, visto che nei primi mesi di quest’anno sono morti già 660 operai, 3) il trasporto pubblico carente, 4) il caro bollette, 5) l’escalation della guerra nucleare. Certo, sono problemi di cui dovrà occuparsi il suo governo. Se lei biasima lo sciopero, sacrosanto diritto dei cittadini in democrazia, vuol dire che non ha intenzione di occuparsi di questi problemi o teme di non potere formare un esecutivo adeguato.

Elon Musk è l’uomo più ricco del mondo. Un giorno vuole comprare twitter e l’indomani cambia idea e ci rinuncia – Non se ne può più. Dei tanti, che non hanno di che mangiare e muoiono per denutrizione, non si parla mai. Eppure quei bambini, benchéé neri di pelle, hanno la stessa innocenza dei nostri. In Africa i genitori combattono, quindi non ci sono mentre i figli muoiono per fame e epidemie. La loro è una guerra eterna che nessuno cerca di fermare. Il business delle armi è troppo redditizio. Guai a chi osa interromperlo. Nei paesi più poveri del mondo non ci sono soldi per il cibo e la salute, ma quelli per le e armisi trovano. Basta con i capricci di Musk che non risolvono i problemi del mondo.

Meno male che Silvio c’è, è un refrain. Ma anche il suggerimento di non cimentarsi a braccio di ferro con Meloni – Accetti le condizioni di una donna saggia, volitiva e non ricattabile. Con quell’accozzaglia d’incapaci di cui si attornia, sarebbe stato meglio la presidenza di una Camera, la cui struttura consente di funzionare senza il contributo del premier. Con ruoli più impegnativi, invece, si rischia di fare delle figuracce. Di Maio, anziché il Lavoro o le Pari Opportunità, dove non sarebbe emersa la sua nullità, ambì al prestigioso ministero degli Esteri, dal quale ha pilotato una scissione che gli è costata la rielezione. Ricordi pure che ci sono Renzi e Calenda in agguato. Non vedono l’ora di sostituire FI nella maggioranza.

È una donna cocciuta.  Si ostina a rifiutare la Ronzulli come ministra della Sanità per avere un governo autorevole – Braccio di ferro con Berlusconi, “giustamente” convinto che per un’infermiera non c’è ministero più adeguato. Chi meglio di lei in pandemia può suggerire come somministrare il vaccino? La premier sostiene che è già tanto che sia senatrice. Alla fine forse si accontenterà della vice presidenza del Senato o del dicastero dell’Istruzione dove tante persone coltissime prima di lei hanno deluso. Perché non provare con un outsider? Se no, si rischia che ci mettano Salvini, che è ancora peggio. È scontro duro tra un’esordiente e un veterano di 86 anni. Suonati. Lei ringrazi Dio, Patria e Famiglia che la fidanzata non è ambiziosa. 

Lui l’accusa di arroganza, lei risponde con orgoglio di non essere ricattabile. Ormai non è un’alleanza ma una sfida – La Meloni non ha scheletri nell’armadio. È un’eccezione tra i politici. Sia cattolici che laici hanno chiuso un occhio sull’Italia corrotta. Qualcuno è stato persino espulso dal Parlamento. Ma c’è ancora chi è pulito. È arrivata all’apice delle istituzioni senza accettare compromessi, né chinarsi alle imposizioni di ricchi padroni. È con questa speranza, un po’ di moralità nel paese, che l’elettore ha votato per personaggi ritenuti in Europa antistorici. Forse cambierà qualcosa. È inutile minacciare di negarle la fiducia. Non si piegherà. La sua onestà è un potere più forte del denaro.

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