DIARIO LIBERALE, DOMENICA 26 MARZO 2023

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 26 MARZO 2023

di Roberto Tumbarello

Troppi incidenti e con la riforma del codice stradale c’è chi propone di aumentare i limiti di velocità – Nel 2022 ce ne sono stati 70mila, di cui 1500 mortali. È come se ogni anno scomparisse un paese intero. Migliaia i feriti di cui molti rimangono storpi. Ora ci si mettono pure i monopattini. Scompaiono le biciclette che sono faticose. Appena presa la patente si fanno le gare di velocità. È il pericolo ormai che eccita, a 180 km/h, di notte, nelle strade strette del centro cittadino. Come posta c’è la vita, che, se no, è noiosa. Che importa se qualcuno muore. È questo che eccita concorrenti e spettatori. Peccato, eravamo brava gente.

Aumentano truffe e violenze sugli anziani, una specie non protetta in balia di organizzazioni criminali – Vi ricordate il poliziotto di quartiere? Se n’era solo parlato o poi l’hanno tolto? Non ricordo di averne mai visto uno. Oggi sarebbe più utile che mai per osservare i movimenti degli intrusi, notare gli eventuali pali che avvertono chi, intanto, svaligia un appartamento o chi segue le persone anziane. Sono impegnati nei servizi di scorta per fare da autista a personaggi che non ne hanno alcun bisogno e forse neppure diritto. Mentre in città non si vede un poliziotto. Ormai i soli nemici sono gli scafisti e i migranti. Invece, i servizi essenziali di sicurezza sono trascurati.

Che triste il brindisi tra Xi Jinping e Putin. Sembrava una cena tra due vecchi scapoli senza famiglia – Soli in un angolo di tavolo, con tanta gente che assisteva da lontano, tutti uomini misogini senza mogli né musica, sorrisi, allegria e nessuna eleganza. Entrambi compassati di una serietà che non rivelava amicizia, ma diffidenza e sospetto reciproco. Non c’era festa né gioia di incontrarsi. Sembrava un documentario o un film muto con la regia di un dilettante, reduce da un lutto recente. Non sono alleati, ma due estranei che hanno pochi interessi comuni e affinità. Il solo fragile legame sono gli Stati Uniti come nemico da odiare.

Fratello, ora sei famoso, non più nella solitudine dell’anonimato come noi. Solidarietà per l’assassino – È diventato un simbolo il ragazzo di 18 anni che per una macchia sulla scarpa, nuova e firmata, ha ucciso a Napoli un coetaneo. C’è anche un po’ d’invidia perché ora la sua foto appare in TV e sui giornali, e tutti lo conoscono e parlano di lui. La vita spenta di un innocente non pesa sulle coscienze che non ci sono più. Molti vorrebbero essere al suo posto. È molto peggio di un messaggio di stile mafioso ed è colpa nostra. Non si può lasciare una città di un milione di abitanti abbandonata alla violenza, al degrado e all’ignoranza.

Putin, Orban, Biden e altri passeranno e forse verrà uno migliore. Mentre un Erdogan ci sarà sempre – Perché rappresenta i Fratelli Musulmani. Lui è la seria minaccia per l’occidente. Un tempo si credeva che i maggiori pericoli venissero da Est. Infatti, l’Europa ammassava forze armate ai confini orientali. Mentre il mio prof di sociologia diceva di vigilare sull’Africa, che gli europei avevano colonizzato, e sul Medio Oriente. Per guerre e miseria, le migrazioni sarebbero diventate esodi di massa. Con la rivoluzione Maghreb e Turchia credettero di avere sconfitto la dittatura. Invece, aprirono le porte ai religiosi, tornando indietro di un secolo.

Sin dalle elementare in Russia si addestrano i ragazzi all’uso delle armi, come si fabbrica una bomba – È l’ultima risorsa di Putin. Distrutta la legione dei mercenari e la riserva dei 40enni alcolizzati, ora ricorre ai bambini che imparano le arti marziali e come s’impugna una pistola. In quinta, per superare la licenza, sarà necessario sapere confezionare un ordigno. Chissà quante scuole salteranno per aria durante le lezioni. Ma solo così s’impara. Non c’è arte senza rischio. Anche lì il popolo è bue. Da secoli, e forse per l’eternità, siamo abituati a subire. A meno che un giorno al posto di soldi e potere cominceremo a contenderci cultura.

La società prende una brutta piega. La giustizia dipende dall’ideologia e dal partito per cui votiamo – Per chi è repubblicano Trump è innocente, mentre per i democratici è colpevole. I parlamenti dei paesi liberi sono pieni di pregiudicati e di persone indegne di rappresentare il popolo. È così che si erode la democrazia. Chi difende un colpevole ne diventa complice. Il popolo sarà criminale come i suoi parlamentari e i leader. Sin dall’antichità si delegava a fare politica chi era efficiente ed esempio di moralità. Oggi sono frequenti i compromessi con la propria coscienza. È vero che la giustizia è un concetto politico, ma ci sono dei limiti.

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