FUTURI NUOVI EQUILIBRI?

FUTURI NUOVI EQUILIBRI?

di Guido Di Massimo

     Nei periodi “tranquilli” la politica interna tende ad essere più importante di quella esterna, ma nei periodi nei quali il mare dei rapporti internazionali si increspa e promette maretta o forse tempesta, allora rispetto a quella esterna la politica interna diventa una “politica da cortile”, dove se si razzola senza guardare il cielo ci si può trovare all’improvviso sommersi indifesi da diluvi e “bombe d’acqua” o altro.
La politica da cortile è miope mentre nei rapporti internazionali la miopia è pericolosa. Bisogna guardare lontano, mettere da parte o superare le divisioni interne, anche quelle tra governo e opposizione e se necessario riconsiderare le alleanze ed equilibri esistenti per trovarne di più adatti alle necessità del momento.
In Italia siamo in una situazione critica, con un governo non del tutto rispondente alle necessità del momento, un governo “azzoppato” da un intelligentissimo vicepresidente del consiglio (proprio così, vice!) di nome Salvini, che dichiara testualmente “i problemi quando esco dallo studio (studia anche !!) non sono i carri armati russi ma quelli con il coltello che rubano, accoltellano, scippano. Se devo assumere militari li assumo non per fare e guerre ma per proteggere gli italiani dalle ‘baby gang’, i maranza, le seconde generazioni”.
Quindi quelli che rubano con il coltello sono più preoccupanti di quelli che rubano con i carri armati. E se deva assumere (!?) soldati lo fa per proteggere gli italiani dalle ‘baby gang’ ecc. Il fatto è che essendo putiniano, il detto Salvini assolve i cari armati russi in quanto russi e perché a lui dell’Ucraina che sta lì a difendere sé stessa e l’Europa dall’imperialismo russo non solo non gliene importa nulla ma sarebbe ben felice se fosse del tutto invasa e inglobata dal suo venerato Putin.
Può un governo che dice tutti i giorni di sostenere l’Ucraina dalla Russia avere al suo interno un essere simile? Un governo disunito è un governo debole che si fronte a scelte forti non può che frantumarsi. Considerato che anche nell’opposizione ci sono differenze sulla politica estera, non è forse il caso di cominciare a pensare a un diverso governo e a un diverso equilibrio?
Anche al detto Salvini potrebbe far bene tornare ad accoppiarsi con Conte. Si assomigliano più di quanto loro stessi sanno.

Fonte Foto: Flickr.comLuis Y. CarrionLicenza

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