La NATO tra la guerra fredda di prima e quella calda di oggi

La NATO tra la guerra fredda di prima e quella calda di oggi

di Salvatore Carrara

Un commento del gen. Salvatore Carrara, vice presidente nazionale di Democrazia Liberale e responsabile di DL per la Geostrategia

Contrariamente a quello che si crede, l’importanza della NATO è cresciuta nel dopo Guerra Fredda, passando dalla difesa da un ben determinato nemico, a numerose  minacce provenienti da diverse aree del mondo. Nata il 4 aprile 1949 a Washington, aveva come compito principale la vigile attenzione per una possibile azione offensiva dell’Unione Sovietica contro l’Occidente. Dopo la caduta del muro di Berlino e il crollo dell’Unione Sovietica, la reale necessità della sua esistenza è stata, a torto, messa in dubbio. Occorre prendere atto che la globalizzazione ha portato nuove minacce nel mondo intero, quali il terrorismo transnazionale, il cyber terrorismo, la pirateria dei mari e la nuova proliferazione delle armi di distruzione di massa, oltre alla persistente minaccia verso i Paesi dell’Est, che si è acuita oggi con l’invasione russa dell’Ucraina. Queste nuove realtà coinvolgono, direttamente e indirettamente, i Paesi della NATO, che, pertanto, da alleanza difensiva per il Nord Atlantico, ha assunto anche un nuovo ruolo, trasformandosi in una organizzazione rivolta a garantire la sicurezza collettiva e a coordinare la resistenza contro le numerose minacce nel mondo intero. L’Alleanza oggi è anche impegnata nel sostegno a numerose operazioni umanitarie e, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con operazioni di peacekeeping contro la violazione dei diritti umani e a sostegno dei governi democratici e liberali.

La NATO ha quindi assunto un nuovo ruolo di difesa collettiva e protezione umanitaria, non soltanto limitata alla difesa dei confini ma anche dei valori comuni, avendo contribuito alla modernizzazione dei Paesi dell’Europa dell’Est e dei Balcani, mentre altro paesi, Finlandia e Svezia, pure tradizionalmente neutrali, hanno deciso di aderirvi dopo l’ingiustificata aggressione della Federazione Russa all’Ucraina.

Contrariamente a quanto talvolta sostenuto, la NATO, non ha quindi perduto alcun valore e prestigio, ma si è strutturata per affrontare le nuove sfide della globalizzazione, mantenendo sempre la sua missione originaria di mutua difesa e svolgendo un ruolo sempre più rilevante destinato ad aumentare nel futuro.

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