DIARIO LIBERALE DI DOMENICA 14 AGOSTO 2022

DIARIO LIBERALE DI DOMENICA 14 AGOSTO 2022

di Roberto Tumbarello

Flat Tax al 15%, pensioni minime a 1000 €, mai più tasse sulla casa, tutti a riposo a 60 anni. Da dove si prenderanno i soldi? Meno male che, come ci hanno abituato negli ultimi 28 anni, non manterranno le promesse. Se no, l’Italia fallirebbe, come stava accadendo nel 2011 e dovettero dimettersi a un passo dal default. Ecco perché a salvare l’economia del paese intervennero Monti e la Fornero, di cui tutti si lamentano ancora. Politici come televenditori e piazzisti di strada. Gli italiani, creduloni al limite della stupidità. Meloni non sarà solo la prima donna premier in Italia, ma anche la prima al mondo a non avere studiato. Chi la guiderà a Palazzo Chigi? Esiste un patriota migliore di Draghi che FdI contestava?

Anche Draghi è di quelli che si offendono; è l’uomo più popolare d’Italia e potrebbe guidare un partito vincente. Non vuole gareggiare con i mediocri, ma essere chiamato dall’alto. Nonostante sia il migliore, teme il confronto. Non è un combattente, come deve essere il politico. Ormai come Cristo, segna un’epoca. Prima e dopo Draghi. Chi era con lui, conservatore, diventa progressista. Chi gli ha tolto la fiducia, ora è un appestato.. Anche Prodi se ne andò, quando fu tradito da Bertinotti. Si ripresentò quando sentì odore di Quirinale. Mentre Letta pugnalato da Renzi scelse l’esilio di Parigi, sperando che qualcuno lo richiamasse. Persino Mattarella fu acciuffato sul pianerottolo mentre stava traslocando.

Povero Carlo, futuro re d’Inghilterra, cui si attribuiscono scandali che non esistono. Per vendere qualche copia in più i giornali trash stanno prendendo di mira il figlio maggiore di Elisabetta che le succederà al trono. Non è forse un genio, come non lo sono molti capi di stato e anche governanti nei paesi repubblicani. Ma, a parte il ripudio di Diana, per amore di Camilla, il suo comportamento è sempre stato irreprensibile. Ora viene accusato di avere ricevuto contributi per le sue opere di beneficenza dai Bin Laden. È una famiglia rispettabile negli USA perché, lontani congiunti del terrorista, e non hanno mai avuto rapporti con lui, essendo di epoca e cultura diverse.

Sono così stupidi da litigare continuamente tra loro, eppure sono leader. È evidente che, comportandosi così, tradiscono gli elettori e fanno vincere gli avversari, che invece, uniti, potrebbero battere. Siccome sono esageratamente stupidi, noi li definiamo autolesionisti. E se volessero perdere? Se il mandante avesse interesse che vincano i sovranisti? Chi è il finanziatore? Un nuovo partito costa, ma nessuno indaga sul padrone occulto perché noi siamo ancora più stupidi. Mi sa che anche in Italia ci sono poteri forti che cercano di manipolare i risultati.

Da un po’ di tempo l’Europa brucia. È la nuova tecnica dei criminali che chiamiamo impropriamente piromani. Non esiste l’autocombustione. Qualche volta c’è incuria o incidenti. Ma il 90% degli incendi sono appiccati da delinquenti. Bruciano i boschi perché diventino aree fabbricabili. I sindaci mandano inesperte guardie municipali e efficienti ma inutili vigili del fuoco, anziché incaricare i servizi segreti e l’antiterrorismo. Qualche incendio è politico per accrescere i problemi degli avversari nel loro territorio. È strano che a bruciare sia solo l’Occidente ricco e democratico. Né in Asia né in Africa, dove fa più caldo che da noi, e neppure nelle dittature, ci sono incendi per autocombustione.

Salvini non ha ancora capito che, se vinceranno le destre, il Viminale lo vedrà col binocolo. Con le prefetture, la polizia politica, i servizi segreti, la gestione delle elezioni, Il Ministero dell’Interno è un  centro  di potere di notevole importanza. Non è un giocattolo per bloccare i porti e fare dispetti ai migranti. E roba da adulti e lo vuole gestire il più forte. Se nei governi di emergenza o di unità nazionale l’Interno è affidato a una figura istituzionale è perché il ministro sia super partes. Quando alle elezioni dell’aprile 2006 Berlusconi fu battuto da Prodi, se la prese col proprio ministro Pisanu la cui gestione era stata impeccabile.

Ormai esiste solo il dopo-Draghi. Tutto ciò che si è fatto prima, secondo Letta, non conta. Durante i due anni precedenti il M5S è stato partner leale, ha proposto e realizzato tanti provvedimenti, più di sinistra del PD, oltre al reddito di cittadinanza. Conte ha mediato sapientemente con l’Europa e, seppure radiato da premier, ha sostenuto Draghi. Ma oggi è disprezzato e ingiustamente emarginato. Per raccogliere l’1% di Verdi e Fratoianni, si rinuncia al 10% del M5S, a Calenda e a Renzi. Il PD non è di Letta, il cui unico obiettivo è prendere più voti di tutti, non di vincere le elezioni. Dovrebbe essere esonerato per incapacità. Invece nessuno lo contesta, essendo gli altri ancora peggio di lui.

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