DIARIO LIBERALE, DOMENICA 11 GIUGNO 2023

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 11 GIUGNO 2023

di Roberto Tumbarello

Un genitore disumano litiga con la figlia che fugge.  La insegue in macchina, la investe e la uccide – Non è un uomo che odia le donne. È uno dei tanti criminali senza più amore neppure per i figli che, invece, gli animali proteggono fino al sacrificio. Anche questo è uno spicchio dell’Italia deviata di cui vergognarsi. Si è perso qualsiasi sentimento persino per i figli. Lui 86 anni, ancora lucido. Lei 54. C’è troppa ignoranza, troppi legami col denaro o altro interesse. Tutti vogliono avere ragione e chi non gliela riconosce paga con la vita. Non si erano ancora visti crimini simili. Fatemi scendere, non sopporto più questa società disonorata.

La giustizia australiana ha impiegato vent’anni per scoprire la verità. Poi, però, ha assolto la mamma- Era accusata e condannata a 30 anni di reclusione per avere ucciso i suoi quattro figli da tre mesi a 19 anni. Una recente scoperta scientifica ha consentito di stabilire che erano tutti morti per cause naturali, affetti da rara mutazione genetica. ed è stata graziata dal governatore. È uno dei più gravi errori giudiziari della storia processuale. Era stata definita la più crudele serial killer di tutti i tempi. Kathleen Folnigg, 55 anni, che si era sempre proclamata innocente, dopo la sofferenza per la morte di tutti i suoi figli, ha subito pure la prigione.

Ci sono ancora genitori che dimenticano i figli in auto. Ci si chiede come mai li mettano al mondo – Un’altra bimba di un anno è morta a Roma perché dimenticata dal padre nell’auto rovente, finestrini chiusi sotto il sole. Doveva accompagnarla al nido, ma gli è passato dalla testa ed è andato direttamente al lavoro. Quando la madre nel pomeriggio si è recata all’asilo per prendere la bambina, ha appreso che non ci era mai stata accompagnata. La telefonata al marito ha fatto scoprire la tragedia. È l’ennesimo caso di decesso d’infante dimenticato. Com’è possibile che questa sia l’Italia di oggi, e gli italiani così superficiali?

Il rafting è uno sport estremo e pericoloso. Come mai viene praticato durante le gite scolastiche? – Prima o poi doveva accadere. Purtroppo l’incidente mortale è successo a una ragazza di 17 anni della scuola di Polistena. Credeva che fosse una passeggiata sul fiume. Invece, sono sport difficili per giovani esperti, non per ragazzini come al luna park. È successo sul fiume Lao a Liano Borgo, Parco del Pollino (Cosenza). Denise è stata sbalzata dal gommone ed è scomparsa tra le acque annegando. Il suo corpo è stato ritrovato l’indomani dai Vigili del Fuoco. Tutti indagati dalla Procura perché non si ripeta la tragedia.

Non mi piaceva Enrico Brignano, ma il suo monologo nello spettacolo di Ranieri me lo ha rivalutato – Sognavamo il benessere, che, però, ha modificato in peggio la nostra vita. Infatti, adesso che ce l’abbiamo quasi tutti, non siamo migliori di prima. Per come sta andando il mondo, abbiamo gli incubi al posto dei sogni. Oggi la felicità consiste nella connessione internet e nell’uso frenetico del cellulare. Tutto questo comporta ansie, stress, preoccupazioni, che ci rendono intolleranti e allergici a qualsiasi cosa. Per essere felici dovremmo affidare la gestione del mondo ai bambini che dopo aver litigato ne dimenticano il motivo.

In biografie di personaggi di alto livello si legge: Ha abbandonato gli studi per dedicarsi alla politica – Invece è proprio nella funzione politica che servono studi più approfonditi che aprano la mente a ricerche economiche e sociologiche. Lo diceva già Confucio nel quinto secolo avanti Cristo. Si può smettere di studiare perché non se ne hanno le capacità o le possibilità, per doversi mettere a lavorare, per mantenere la famiglia, per accudire genitori non più autosufficienti, per dedicarsi a opere sociali o di volontariato, per occuparsi dei senzatetto o di bambini orfani o altri casi di solitudine e miseria. Se no, è solo pigrizia.

L’Africa che tifa per la Russia, contro gli ucraini, criminalizza l’omosessualità. Non basta l’ergastolo Sono 30 i paesi, perfino di fede musulmana, come il civilissimo Maghreb, che la condannano. Eppure come identità sessuale, non è nemmeno citata nel Corano né in altre fonti di diritto islamico. Accusati di avere portato la perversione nel continente col loro comportamento dissipato sarebbero stati i colonizzatori. Per i pedofili e chi ha rapporti con i disabili, per i trasgressori seriali e chi è affetto da Aids, è addirittura prevista la pena di morte. In altri paesi del continente è tollerata, ma gay e lesbiche subiscono molte discriminazioni.

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